A CASA DELL’ARTISTA

Fotolito Express 2014
Narrativa

Recensioni

FEDERICA CAPPELLATO

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L’avventura creativa tra parole e immagini: a casa dell’artista

Dove sono "pensati" e realizzati i quadri, le sculture, che vediamo esposti nelle mostre, nelle gallerie d'arte, nelle nostre case e in quelle di amici e conoscenti? Alcune belle risposte a queste domande le fornisce l'originale volume "A casa dell'artista", appena pubblicato dalla Elmar Libri, con testi di Alessandra Pucci e fotografie di Luccia Danesin che raccontano con gli strumenti sempre nuovi della scrittura e dell'immagine fotografica gli incontri con diciassette artisti veneti e padovani da Galeazzo Viganò a Gioacchino Bragato, da Silvana Weiller Romanin Jacur ad Albino Palma, da Elio Armano a Rabarama. Le due autrici - pittrice marchigiana che vive da lungo tempo a Padova la prima, fotografa e poetessa la seconda - hanno raccolto in volume gli articoli, pubblicati a suo tempo sul mensile web "Abcveneto" di Ester Nichele e, successivamente, sul periodico telematico "Literary" di Giampietro Tonon. "È stata un'avventura - scrivono nell'introduzione - una specie di vacanza del cuore e, cosa rara, intrapresa condividendone entrambe e assieme tempi e modi. Senza avere fretta, senza porci obiettivi di sorta, vivendo i momenti in piena libertà; con ’leggerezza’, con gioia per le emozioni, semplici e profonde nello stesso tempo, che gli incontri con questi artisti ci procuravano. Abbiamo tentato di renderne il senso e l'emozione attraverso la parola e dando spazio a immagini immediate, istantanee scattate tra una frase e l'altra, tra un caffè e un ricordo".
Ne esce un quadro insolito e godibile della realtà artistica veneta che mette insieme presenze tra le più significative degli ultimi 50 anni (di cui il libro vuole essere solo un primo tassello) con una scrittura accattivante e "leggera" capace di legare amichevole cronaca e momenti di critica d'arte non scontata; mentre le immagini fotografiche ritraggono con efficacia e profondità di sguardo gli artisti e i loro ambienti di vita e lavoro.
"Perché - scrive Pucci - solo nell'abitazione o nello studio di un artista è possibile avere la visione del suo vero percorso, testimoniato da tutti i materiali accumulati, disposti in modo casuale, mai come elementi decorativi, ma come ’frammenti di un discorso amoroso’, presenti allo sguardo dell'autore che in tal modo si riconosce e riafferma il proprio cammino". Il libro sarà presentato domani nella Sala Paladin di Palazzo Moroni alle 18.

LUCIANO NANNI

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Arte. È importante conoscere gli artisti nell’ambiente in cui lavorano poiché costituisce parte integrante della loro personalità. Le varie tendenze sono qui rappresentate da diciassette pittori o scultori (o tutt’e due), in genere con una ‘attitudine’ moderna o aperta ai portati di un’ampia formazione culturale. Ne esce un panorama certamente significativo dell’arte veneta contemporanea come risulta dall’introduzione.

Se andremo a fondo a recepire le immagini fornite – che nel loro àmbito costituiscono esempi più che sufficienti per definire i singoli stili – ci renderemo conto di una originalità che si articola nella fantasia di forme e figure. Questo ‘viaggio’, com’è stato indicato, ci fa entrare nel “mondo parallelo” che ogni autentico creatore fa proprio, offrendolo a una più vasta dimensione, in modo da istituire un rapporto fra l’artista e il fruitore: si coglie perciò una realtà ideale implicita nel tempo ma che trascende la stessa nozione di tempo, ed è anche segno di un momento storico inteso come evento spirituale. I diciassette artisti (secondo l’ordine alfabetico): Natalino Andolfato, Elio Armano, Maria Baldan, Isabella Bertocco, Laura Borelli, Gioacchino Bragato, Pietro Brombin, Livia Carta, Libera Carraro, Sandra Marconato, Albino Palma, Rabarama, Donato Sartori, Antonio Sassu, Guido Sgaravatti, Silvana Weiller Romanin Jacur, Galeazzo Viganò.

MONICA FLORIO

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È originale questo catalogo realizzato in coppia da Luccia Danesin e Alessandra Pucci che hanno ritratto diciassette artisti nei loro ambienti di vita e di lavoro.

Le conversazioni sono intriganti al punto da giustificare la riproposizione in formato cartaceo di tali scritti, già pubblicati su testate online.

I personaggi selezionati sono, infatti, diventati protagonisti di un singolare viaggio sul filo dei ricordi che esclude quell’autocompiacimento che esaspera la distanza con il fruitore.

Una prosa fluida e accattivante ha reso piacevoli gli incontri, facendo emergere le motivazioni alle base delle varie scelte espressive e stilistiche. Ecco, per citare solo alcuni, Albino Palma, incisore veneziano che mette in scena con ironia un mondo onirico, o Gioacchino Bragato, i cui alberi, permeati di forza e spiritualità, si stagliano sullo sfondo di cieli azzurri.

La presenza di personalità differenti, sul filo dell’innovazione (Rabarama) o nel solco della tradizione (Galeazzo Viganò), testimonia la ricchezza dell’insieme proposto, concepito come un omaggio all’arte veneta e, in particolare, padovana.

Chiudono il testo le note biografiche di questi uomini e donne d’arte di fama internazionale o del tutto indifferenti al successo (Guido Sgaravatti), animati dalla passione per la poesia (Silvana Weiller), l’antiquariato (Antonio Sassu), la natura (Maria Baldan) che ci hanno mostrato i loro universi paralleli, regalandoci creazioni di incomparabile bellezza.

La citazione: “… perché solo nell’abitazione o nello studio di un artista è possibile avere la visione del suo vero percorso, testimoniato da tutti i materiali accumulati, disposti in modo casuale, mai come elementi decorativi, ma come “frammenti di un discorso amoroso” presente allo sguardo dell’autore che in tal modo si riconosce e riafferma il proprio cammino”.

IL LIBRO
A CASA DELL'ARTISTA
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