IL CERCHIO DEI RESPIRI
Edizioni del Leone 2001
Poesia
di Luccia Danesin
IL CERCHIO DEI RESPIRI
Poesie
Prudenti,
sulle soglie,
consumeremo amore.
Strette le ali,
regalmente offese
senza un cielo.
Poggiamo sull'orlo
di un grande spazio
infinitamente generato
estratto della vita che resiste.
Verso sera,
se si ascolta,
vi è un'ora di passaggio -
un confine -
Se abbassiamo gli occhi dalle cose,
l'angelo traspare,
silenzioso, incorporeo,
e segretamente ci sorride.
Invecchiamo ardendo
con il pensiero muto
che va,
torna,
ripetendo il sogno.
e delle mani
farne dighe
per accogliere
il pieno, il vuoto -
ciò che tocca del giorno
ciò che cade al volo.
Lontana - lontana.
A volte mi sento lontana da tutti
come chi troppo debole
o troppo forte si sappia.
Veglia la morte
al bordo della meta -
Nel suo tacere
percepisco il canto.
Ti chiedo
Come possiamo,
messi all'angolo
ogni giorno,
con questi accadimenti,
con mille disinganni,
celebrare ancora tante
indicibili dolcezze?
Ti chiedo
E - dopo tanto apprendimento -
di là,
come sarà il risveglio, un brivido,
un alito si vento?
E gli spazi senza gravità,
le voci senza suono,
e tutti i secoli pulsanti delle stelle?
Forse sembreranno care quelle lontananze
se sarai anche madre
se ci accoglierai senza vendette.
Anisette
ed è tepore
in una piazzetta parigina.
L'attimo é sospeso
e vago dicendomi felice.
La grazia che ripaga
e qui,
presente.
Dietro il muretto
il guardiano è vinto.
Inutile l'attesa:
Io sono altrove.
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